Patrimonio Culturale subacqueo

La Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo adottata Parigi il 2 novembre 2001, viene ratificata in Italia nel 2009 (Legge 157/2009). Le linee principali della Convenzione stabiliscono i principi di base per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, forniscono un dettagliato sistema di cooperazione tra gli Stati aderenti e fornisce regole pratiche per il trattamento e la ricerca del patrimonio culturale subacqueo.
La Convenzione è composta da un testo principale e un allegato, che definisce il “Regolamento per le attività sul patrimonio culturale subacqueo”

I principi fondamentali della Convenzione:

  • Obbligo di preservare patrimonio culturale subacqueo – Gli Stati parti devono preservare il patrimonio culturale subacqueo e agire di conseguenza.  La Convenzione incoraggia la ricerca scientifica e l’accesso del pubblico.
  • Conservazione i Situ come prima opzione – La conservazione in situ cioè nella sua posizione originale sul fondo del mare) dovrebbe essere considerata come prima opzione prima di consentire o impegnarsi in ulteriori attività. Il recupero di oggetti può tuttavia essere autorizzato allo scopo di dare un contributo significativo alla tutela o la conoscenza del patrimonio culturale subacqueo.
  • No allo sfruttamento commerciale – La Convenzione 2001 stabilisce che il patrimonio culturale subacqueo non dovrebbe essere commercialmente sfruttato per il commercio o la speculazione, e che non dovrebbe essere irrimediabilmente disperso. Questo regolamento è conforme con i principi morali che già applicano al patrimonio culturale sul territorio. 
  • Formazione e condivisione delle informazioni – Gli Stati aderenti alla convenzione collaborano e si scambiano informazioni, promuovono la formazione in archeologia subacquea e promuovono la consapevolezza del pubblico per quanto riguarda il valore e l’importanza del patrimonio culturale subacqueo. 

La Convenzione contiene molte altre importanti regole. Per esempio, contiene regolamentazioni contro il traffico illecito della proprietà culturale e sulla formazione di competenze professionali nel campo dell’archeologia subacquea.

La parte più importante della convenzione è il suo allegato che contiene gli schemi operativi per gli interventi subacquei ed è internazionalmente riconosciuto come il documento di riferimento nella disciplina dell’archeologia subacquea.

Sito  Unesco: Underwater Cultural Heritage Website