La lista Propositiva del Patrimonio Mondiale

La lista Propositiva del Patrimonio Mondiale

Le procedure per l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Culturale e Naturale descritte nelle relative Linee Guida Operative prevedono l’istituzione della Lista propositiva del Patrimonio Mondiale (Tentative List)

La Lista Propositiva costituisce un elenco provvisorio di siti che ogni Stato membro è tenuto a presentare al Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per segnalare i beni che intende iscrivere durante gli anni successivi. Le Candidature alla Lista del Patrimonio Mondiali sono possibili solo per i siti già inclusi nella “Tentative List” . L’iscrizione di un sito nella Lista propositiva non comporta necessariamente la successiva iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Quindi l’inserimento nella “Tentative List”  è condizione necessaria ma non sufficiente affinché un sito possa essere candidato per l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale 

La stesura di una Lista propositiva adeguata all’importanza ed alla vastità del patrimonio culturale e naturale italiano fu tra le prime attività intraprese dal Gruppo di lavoro permanente per la Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, costituito all’interno del Ministero per i beni culturali e ambientali nel 1995.

La lista è stata aggiornata negli anni anche in per tenere conto delle nuove condizioni imposte dal Centro del Patrimonio Mondiale. Dall’inizio degli anni ’90 in poi, infatti, in coincidenza col crescere del numero dei Paesi che ratificano la Convenzione, si è manifestata l’esigenza di un riequilibrio nella composizione della Lista per accrescere la presenza di beni (culturali o naturali) appartenenti ad aree geografiche o culture sottorappresentate e sono state poste delle restrizioni al numero di candidature da presentare ogni anno. 

E’ possibile proporre l’iscrizione di un sito nella Tentative List nel rispetto delle procedure di cui alla determinazione del 5 maggio 2011 del Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO.

La domanda di iscrizione deve essere redatta secondo il modello predisposto dal Centro del Patrimonio Mondiale e dovrà essere corredata da una documentazione più approfondita che consenta la valutazione dello Stato parte delle richieste pervenute. Tale documentazione dovrà contenere:

  • Dimostrazione dell’eccezionale valore universale del sito. E’ necessario fornire uno studio che evidenzi le caratteristiche che rendono il bene unico o di eccezionale valore universale, in relazione ai criteri definiti nelle Linee Guida.
  • Analisi comparativa. E’ uno studio dettagliato che mette a confronto il bene proposto con beni analoghi nazionali ed internazionali. Tale analisi deve dimostrare che il bene che si intende candidare possiede i valori eccezionali a livello mondiale e non solo locale o nazionale.
  • Requisiti di integrità, autenticità e condizioni di conservazione. E’ necessario illustrare le condizioni di integrità e autenticità così come definite nelle Linee guida, nonché le condizioni di conservazione del bene proposto.
  • Strumenti di tutela. I beni inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale devono essere adeguatamente tutelati. E’ quindi necessaria una verifica degli strumenti di tutela vigenti a livello nazionale o locale, anche al fine dell’individuazione del perimetro del bene. La mancanza di efficaci norme di tutela rende improponibile la candidatura.

Nota: La determinazione suddetta riguarda la candidatura anche per i siti di altre liste come La Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, le riserve di biosfera, la Lista dei Geoparchi Globali ed altre liste via via emanate in base a Convenzioni o programmi UNESCO.

Al 31/01/2019 la Lista propositiva mondiale comprende 1754 siti appartenenti a 179 stati membri. L’Italia presenta, nella lista 41 siti