Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia

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Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia
Data iscrizione: 2003
Ref. 1068rev

Il sito multiseriale è costituito dai seguenti siti (9 siti):

ID Name & Location State Party Coordinates Property Buffer Zone
1068-001 Sacro Monte o “Nuova Gerusalemme” di Varallo Sesia Italy N45 49 7.00
E8 15 17.00
5.4 ha 26.1 ha
1068-002 Sacro Monte di S.Maria Assunta di Serralunga di Crea Italy N45 5 41.00
E8 16 11.00
8.9 ha 24.1 ha
1068-003 Sacro Monte di San Francesco d’Orta San Giulio Italy N45 47 51.80
E8 24 39.70
14 ha 7.5 ha
1068-004 Sacro Monte del Rosario di Varese Italy N45 51 37.30
E8 47 35.60
14.6 ha 32.6 ha
1068-005 Sacro Monte della Beata Vergine, Oropa Italy N45 37 43.00
E7 58 41.00
15.4 ha 49.6 ha
1068-006 Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso, Ossuccio Italy N45 58 28.40
E9 10 10.40
ha ha
1068-007 Sacro Monte della SS.Trinità, Ghiffa Italy N45 57 49.00
E8 36 54.00
11 ha 210 ha
1068-008 Sacro Monte Calvario, Domodossola Italy N46 6 20.00
E8 17 13.00
3.6 ha 41.4 ha
1068-009 Sacro Monte di Belmonte, Valperga Canavese Italy N45 22 0.00
E7 37 53.00
14.6 ha 321.6 ha
Mappa multimediale con tutti i siti interessati: Mappa Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia

 

Descrizione:

I nove Sacri Monti (Sacri Monti) dell’Italia settentrionale sono gruppi di cappelle e altri elementi architettonici creati tra la fine del XVI e il XVII secolo e dedicati a diversi aspetti della fede cristiana. Oltre al loro significato spirituale simbolico, sono di grande bellezza in virtù dell’abilità con cui sono stati integrati nel paesaggio naturale circostante di colline, foreste e laghi. Ospitano anche materiale artistico molto importante sotto forma di pitture murali e statue.

La proprietà “Sacri Monti” o “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia” è costituita da una serie di nove complessi separati situati nelle montagne del Nord Italia (Varallo, Crea, Orta, Varese, Oropa, Ossuccio, Ghiffa, Domodossola e Valperga) . Ogni complesso comprende una serie di cappelle e altri elementi architettonici, creati tra la fine del XVI e il XVII secolo e dedicati a diversi aspetti della fede cristiana.

Il fenomeno dei Sacri Monti è iniziato a cavallo tra il XV e il XVI secolo con l’obiettivo di creare luoghi di preghiera in Europa in alternativa alla Terra Santa (Gerusalemme e Palestina). A quel tempo, l’accesso alla Terra Santa stava diventando sempre più difficile per i pellegrini a causa della rapida espansione della cultura musulmana. Inizialmente, sono state proposte tre diverse località per la “Nuova Gerusalemme”: Vareallo in Valsesia, Montaione in Toscana e Braga nel nord del Portogallo. Le località sono state selezionate in base alla somiglianza della topografia con la Terra Santa. Questo fenomeno si è radicato soprattutto dopo il Concilio di Trento, quando la Chiesa ha assunto il ruolo aggiuntivo di combattere l’influenza della Riforma protestante.

Il primo esempio di questo fenomeno in Italia fu il Sacro Monte di Varallo, nel 1480. Sostenuto dal Vescovo di Milano e seguendo le idee sviluppatesi dal Concilio di Trento, divenne un modello per altri Sacri Monti che seguirono e fu dedicato non solo a Cristo ma anche ai culti devoti alla Vergine Maria, ai santi, alla Trinità e ai Misteri del Rosario. Ogni “sacro monte” è iniziato con alcune regole e standard fondamentali per tipologia e stile architettonico, ma si è evoluto con la propria arte e architettura unica. Ognuno ha un tema o un ruolo distinto. Ad Orta, ad esempio, il complesso è dedicato a San Francesco d’Assisi con 21 cappelle e un giardino in una pianta sostanzialmente invariata dal XVI secolo. Il Sacro Monte della Beata Vergine del Soccorso ad Ossuccio contiene 14 cappelle in stile barocco sul pendio di una montagna che conduce a un santuario in vetta. All’inizio del XVIII secolo, Michelangelo da Montiglio un monaco, sviluppò il Sacro Monte di Belmonte, Valperga Canavese per ricreare i siti biblici della Terra Santa con un circuito di 13 cappelle che simboleggiano i principali incidenti della Passione.

In tutti i Sacri Monti, i maggiori artisti piemontesi e lombardi dell’epoca realizzarono dipinti e sculture rappresentanti gli episodi più edificanti della vita di Gesù, Maria o dei Santi, costituendo un notevole patrimonio artistico.

Criterio (ii): L’implementazione dell’architettura e dell’arte sacra in un paesaggio naturale per scopi didattici e spirituali ha raggiunto la sua espressione più eccezionale nei Sacri Monti (“Sacri Monti”) del Nord Italia e ha avuto una profonda influenza sui successivi sviluppi in altre parti d’Europa .

Criterio (iv): I Sacri Monti (“Sacri Monti”) del Nord Italia rappresentano la riuscita integrazione di architettura e belle arti in un paesaggio di grande bellezza per ragioni spirituali in un periodo critico nella storia della Chiesa cattolica romana.

(Fonte: whc.unesco.org/)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/1068/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Corti – Strafforello Gustavo, La patria, geografia dell'Italia. Provincie di Como e Sondrio Canton Ticino e valli dei Grigioni. Torino Unione Tipografico-Editrice, 1896., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=55020381

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

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