Residenze sabaude di Torino e dintorni

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Residenze sabaude di Torino e dintorni
Data iscrizione: 2010
Ref. 823bis
Sito Multiseriale. I siti interessati sono 14:
ID Name & Location Property Buffer Zone
823-001A Zona di Commando 18.58 ha
823-001B Palazzo Madama 0.67 ha
823-001C Palazzo Carignano 0.76 ha
823-006 Palazzina di Caccia di Stupinigi 75.23 ha 906.67 ha
823-008 Borgo castello nel parco della Mandria 4.62 ha 2,922.45 ha
823bis-002 Castello del Valentino 2.01 ha 36.88 ha
823bis-003 Villa della Regina 12.03 ha 7.3 ha
823bis-004 Castello di Moncalieri 12.21 ha 44.43 ha
823bis-005 Castello di Rivoli 1.54 ha 486.76 ha
823bis-007 Reggia di Venaria Reale 13.59 ha 428.08 ha
823bis-009 Castello di Agliè 30.33 ha 133.81 ha
823bis-010 Castello di Racconigi 172.26 ha 1,464.35 ha
823bis-011 Castello di Govone 3.06 ha 8.3 ha
823bis-012 Castello di Pollenzo 25.36 ha 492.44 ha

 

Mappa multimediale con tutti i siti interessati:  Mappa Residenze sabaude di Torino e dintorni

 

Descrizione:

Le Residenze della Real Casa Savoia comprendono una grande iscrizione seriale di tenute comprendenti 22 palazzi e ville sviluppate per scopi amministrativi e ricreativi a Torino e dintorni dai duchi di Savoia a partire dal 1562. Undici dei componenti della proprietà si trovano al centro di Torino e le restanti 11 dislocate intorno alla città secondo una pianta radiale.

Il piano fu inizialmente concepito dal Duca di Savoia, Emmanuel-Philibert, quando trasferì la capitale del suo Ducato a Torino. Il suo successore, Charles-Emmanuel I, e sua moglie svilupparono e implementarono il piano per riorganizzare completamente l’area durante i secoli XVII e XVIII dando alla città e all’area circostante un carattere barocco. Il piano celebra il potere assoluto della Real Casa Savoia. Il capoluogo era organizzato e sviluppato lungo gli assi definiti dall’Area di Comando come nodo centrale comprendente Palazzo Reale, Palazzo Chiablese e Palazzo della Prefettura e gestendo gli aspetti politici, amministrativi e culturali della vita che era circondato da un sistema di maisons de plaisance. Queste ville tra cui il Castello di Rivoli, il Castello di Moncalieri e il Castello di Venaria hanno creato una Corona di Delizie, o “Corona delle Delizie” intorno alla capitale e con le residenze periferiche di Racconigi, Govone, Agliè e Pollenzo hanno dato forma alla campagna. Il piano edilizio prevedeva il cambio di funzione delle residenze esistenti, la costruzione di nuovi edifici, la definizione di vie di caccia e la realizzazione di una rete viaria di collegamento delle residenze periferiche al capoluogo dello Stato.

L’insieme delle residenze è stato unificato sia dalla rete stradale che dallo stile uniforme e dalla scelta dei materiali da parte degli architetti e artisti di corte che hanno lavorato nelle diverse residenze. Architetti di spicco includevano Ascanio Vitozzi, Benedetto Alfieri, Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra.

Nell’Ottocento il governo del regno fu rilevato dal ramo di Carignano di Casa Savoia e durante questo periodo i suoi sovrani spostarono il loro interesse verso edifici più periferici adibiti a ritiri (Agliè, Racconigi, Govone e Pollenzo) e infine l’abbandono di il piano barocco della “Corona delle Delizie”.

Le Residenze della Casa Reale di Savoia sono un eccezionale esempio di architettura monumentale e urbanistica europea del XVII e XVIII secolo che utilizza lo stile, le dimensioni e lo spazio per illustrare in modo eccezionale la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali.

Criterio (i): Le Residenze di Casa Reale di Savoia forniscono una testimonianza eccezionale del genio esuberante dell’arte e dell’architettura barocca e tardo barocca, costruita nel corso di molti decenni da architetti di spicco, tra cui Ascanio Vitozzi, Benedetto Alfieri, Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra.

Criterio (ii): L’architettura monumentale e l’urbanistica delle Residenze di Casa Reale di Savoia riflettono lo scambio di valori umani in tutta Europa durante l’“episodio barocco ” del XVII e XVIII secolo che ha portato a un’immensa opera di creazione e omogeneizzazione, decorazione e miglioramento.

Criterio (iv): Le residenze della Casa Reale di Savoia sono un eccezionale esempio delle strategie e degli stili del barocco, un insieme architettonico monumentale che illustra la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali.

Criterio (v): Le Residenze della Casa Reale di Savoia costituiscono un patrimonio dinastico complesso e unitario essendo una vera simbiosi tra cultura e natura attraverso la sua padronanza dello spazio urbano e la sua pianificazione di vasti tratti di campagna per creare un concentrico autoritario organizzazione con Torino al centro.

 

(Fonte: whc.unesco.org)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/712/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Unesco.org

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

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