Il sito multi seriale è costituito dai seguenti siti (6 siti):
D | Name & Location | State Party | Coordinates | Property | Buffer Zone |
---|---|---|---|---|---|
1390rev-001 | Langa of Barolo | Italy | N44 36 31 E7 57 49 |
3,051 ha | |
1390rev-002 | Grinzane Cavour Castle | Italy | N44 39 7 E7 59 39 |
7 ha | |
1390rev-003 | Hills of Barbaresco | Italy | N44 43 14 E8 5 15 |
891 ha | |
1390rev-004 | Nizza Monferrato and Barbera | Italy | N44 47 47 E8 18 18 |
2,307 ha | |
1390rev-005 | Canelli and Asti Spumante | Italy | N44 44 17 E8 14 59 |
1,971 ha | |
1390rev-006 | Monferrato of the Inferot | Italy | N45 3 3 E8 23 23 |
2,561 ha | 16,943 ha |
Mappa multimediale con tutti i siti interessati: Mappa Paesaggi Vitinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
Descrizione
Questo paesaggio copre cinque distinte aree vitivinicole con paesaggi eccezionali e il Castello di Cavour, un nome emblematico sia nello sviluppo dei vigneti che nella storia italiana. Si trova nella parte meridionale del Piemonte, tra il fiume Po e l’Appennino Ligure, e racchiude tutta la gamma dei processi tecnici ed economici relativi alla viticoltura e alla vinificazione che da secoli caratterizza la regione. Nella zona è stato rinvenuto polline di vite che risale al V secolo aC, quando il Piemonte era luogo di contatto e di commercio tra Etruschi e Celti; Le parole etrusche e celtiche, in particolare quelle legate al vino, si trovano ancora nel dialetto locale. Durante l’Impero Romano, Plinio il Vecchio menziona la regione Piemonte come una delle più favorevoli alla coltivazione della vite nell’antica Italia; Strabo menziona i suoi barili.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte sono costituiti da una selezione di cinque distinte zone vitivinicole e da un castello, i cui nomi evocano profonde e antiche competenze nel rapporto tra l’uomo e il suo ambiente. Esse riflettono un’associazione lentamente sviluppata tra una vasta gamma di suoli, vitigni spesso autoctoni e processi di vinificazione adeguati. Offrono panorami di colline accuratamente coltivate, seguendo antiche divisioni di terra punteggiate da edifici che danno struttura allo spazio visivo: borghi, castelli, chiese romaniche, fattorie, ciabot, cantine e magazzini per l’invecchiamento e per la distribuzione commerciale del vino nel piccole città e città più grandi ai margini dei vigneti. La proprietà seriale si distingue per la sua armonia e l’equilibrio tra le qualità estetiche dei suoi paesaggi, la diversità architettonica e storica degli elementi costruttivi associati alle attività di produzione del vino e un’autentica e antica arte della vinificazione.
Criterio (iii): i paesaggi culturali dei vigneti piemontesi forniscono un’eccezionale testimonianza vivente delle tradizioni vitivinicole e vinicole che derivano da una lunga storia e che sono state continuamente migliorate e adattate fino ai giorni nostri. Testimoniano un regno sociale, rurale e urbano estremamente completo e strutture economiche sostenibili. Includono una moltitudine di elementi costruiti armoniosi che testimoniano la sua storia e le sue pratiche professionali.
Criterio (v): I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono un eccezionale esempio di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. A seguito di una lunga e lenta evoluzione delle competenze vitivinicole, è stato attuato il miglior adattamento possibile dei vitigni a terreni con specifiche componenti pedoclimatiche, che di per sé è legato alla competenza enologica, diventando così un punto di riferimento internazionale. Il paesaggio vitivinicolo esprime anche grandi qualità estetiche, rendendolo un archetipo dei vigneti europei.
(Fonte: whc.unesco.org)
Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/1390/
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Unesco.org
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, whc.unesco.org