Crespi d'Adda

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Luogo
1 Corso Alessandro Manzoni
Crespi d’Adda
Data iscrizione: 1995
Criteri: (iv)(vi)
Ref: 730

Descrizione:

Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio in Lombardia è uno straordinario esempio di “città aziendali” del XIX e inizio XX secolo costruite in Europa e Nord America da industriali illuminati per soddisfare le esigenze dei lavoratori. Il sito è ancora notevolmente intatto ed è in parte utilizzato per scopi industriali, sebbene le mutevoli condizioni economiche e sociali ne minacciano la sopravvivenza.

Eccezionale valore universale
Breve sintesi

Il villaggio operaio di Crespi d’Adda si trova nella regione italiana della Lombardia, all’estremo punto meridionale dell’Isola Bergamasca, incastonato tra i fiumi Adda e Brembo e ai piedi delle Alpi. Il borgo fu fondato da Cristoforo Benigno Crespi, per ospitare gli operai nel suo opificio tessile e la sua forma definitiva fu sviluppata dal figlio di Cristoforo, Silvio Benigno Crespi, che aveva studiato il funzionamento dei cotonifici tedeschi e inglesi. Ha sviluppato la città per fornire alloggi confortevoli e servizi al fine di mantenere una forza lavoro stabile e prevenire conflitti industriali. Il comune rimase di proprietà di un’unica società fino agli anni ’70, dopodiché molti edifici, in particolare case, furono venduti a privati. L’attività industriale è notevolmente diminuita con il corrispondente spopolamento.

Completata alla fine degli anni ’20, la città offriva ai dipendenti un elevato standard di vita con alloggi in residenze plurifamiliari (ognuna con il proprio giardino) e servizi per la comunità che erano molto in anticipo sui tempi. L’intero centro abitato era disposto in una forma geometricamente regolare, diviso in due dalla strada principale proveniente da Capriate. I corpi di fabbrica e gli uffici erano situati su un lato di questa strada, sulla sponda sinistra del fiume Adda, e il paese stesso sul lato opposto della strada seguendo un reticolo di strade rettangolari su tre direttrici. Le case differiscono l’una dall’altra nello stile offrendo una bella varietà al paesaggio urbano, una varietà che corrisponde al ruolo che i suoi occupanti avevano originariamente svolto all’interno della fabbrica.

I lavoratori hanno beneficiato di altri servizi oltre all’alloggio tra cui bagni pubblici e lavatoi, una clinica, una cooperativa di consumatori, una scuola, un piccolo teatro, un centro sportivo, una casa per il sacerdote locale e una per il medico, una centrale idroelettrica stazione che forniva elettricità gratuita e altri servizi comuni. C’erano anche edifici di valore più simbolico come la chiesa, il castello (residenza della famiglia Crespi), un nuovo complesso di uffici, e le case per i dirigenti di fabbrica situate a sud delle residenze dei lavoratori.

Crespi d’Adda è un ottimo esempio del fenomeno ottocentesco e del primo Novecento della “città aziendale” presente in Europa e Nord America, espressione della filosofia prevalente degli industriali illuminati nei confronti dei propri dipendenti.

Criterio (iv): Crespi d’Adda è un esempio eccezionale di villaggio operaio dell’Europa e del Nord America, risalente al XIX e XX secolo e che riflette la filosofia predominante degli industriali illuminati rispetto ai loro dipendenti.

Criterio (v): Crespi d’Adda è un raro esempio di “città aziendale” perché la sua struttura urbanistica e architettonica è rimasta inalterata, essendo sopravvissuta all’inevitabile minaccia rappresentata dall’evoluzione delle condizioni economiche e sociali.

(Fonte: whc.unesco.org)

Documenti e link di approfondimento:

File di riconoscimento – ICOMOS: 730-ICOMOS-862-en

Link whc.unesco.org:  https://whc.unesco.org/en/list/730/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Google

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

 

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