Centro storico di Napoli

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Luogo
Napoli
Centro storico di Napoli
Data iscrizione: 1995
Ref: 726bis
Sito seriale (4 siti)
Le parti componenti la proprietà seriale sono:
  • il Centro Storico di Napoli;
  • il Quartiere di Villa Manzo, Santa Maria della Consolazione;
  • Marechiaro;
  • il Comune di Casale; il Quartiere di Santo Strato e la Villa Emma.
Mappa multimediale con tutti i siti interessati: Archivio Centro storico di Napoli
Breve sintesi
Dalla Neapolis fondata dai coloni greci nel 470 a.C. alla città di oggi, Napoli ha mantenuto l’impronta delle successive culture emerse in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Questo lo rende un sito unico, con una ricchezza di monumenti eccezionali come la Chiesa di Santa Chiara e il Castel Nuovo.

Situata nell’Italia meridionale, Napoli è una delle principali città portuali al centro dell’antica regione mediterranea. Le sue origini risalgono alla sua fondazione come Parthenope o Palaepolis nel IX secolo a.C., successivamente ristabilita come Neapolis (Città Nuova) nel 470 a.C. È quindi una delle città più antiche d’Europa, il cui attuale tessuto urbano conserva una selezione di elementi eccezionali della sua lunga e movimentata storia, come espresso nel suo modello stradale, la sua ricchezza di edifici storici e parchi, la continuazione di molti dei suoi funzioni urbane e sociali, la sua meravigliosa cornice sul Golfo di Napoli e la continuità della sua stratificazione storica.

Napoli è stata tra le principali città della Magna Grecia, svolgendo un ruolo chiave nella trasmissione della cultura greca alla società romana. Alla fine divenne un importante centro culturale della Repubblica Romana, civitas foederata. Le sezioni delle mura della città greca scavate dalla seconda guerra mondiale e i resti scavati di un teatro romano, cimiteri e catacombe testimoniano questa storia. Nel VI secolo d.C. Napoli fu conquistata dall’Impero Bizantino, divenendo un Ducato autonomo, successivamente associato ai Normanni, agli Svevi e al regno Siciliano. Testimonianze di questo periodo includono le chiese di San Gennaro extra moenia, San Giorgio Maggiore e San Giovanni Maggiore con elementi sopravvissuti dell’architettura del IV e V secolo, la cappella di Santa Restituta nella cattedrale del XIV secolo e il Castel dell’Ovo, una delle più consistenti sopravvissute del periodo normanno, anche se successivamente rimaneggiata a più riprese.

Con la dinastia angioina (1265-1442), Napoli divenne il simbolo vivente del prestigio, della dignità e del potere della dinastia. La città si espanse per includere periferie e villaggi vicini. Gli angioini iniziarono anche un rapporto influente con l’arte e l’architettura occidentali, in particolare il gotico francese, integrato con i precedenti elementi greci e arabi. A questo periodo risalgono i conventi di Santa Chiara e San Lorenzo Maggiore e le chiese di Donna Regina e I’lncoronata, San Lorenzo Maggiore, San Domenico Maggiore e la nuova Cattedrale.

Dal XV al XVII secolo, Napoli fu governata dagli Aragonesi, che rimodellarono le difese e lo schema stradale, e costruirono il Castel Nuovo in gran parte in stile toscano come uno dei centri principali del loro impero. Il periodo della dominazione spagnola è segnato dal Palazzo Reale costruito nel 1600 lungo un lato dell’imponente Piazza del Plebiscito, dall’istituto di beneficenza Monte dei Poveri Vergognosi, dal convento di Sant’Agostino degli Scalzi e dal Collegio dei Gesuiti a Capodimonte.

Dal 1734, sotto il governo dei Borboni, Napoli emerse, insieme a Parigi e Londra, come una delle maggiori capitali d’Europa. Il patrimonio architettonico di Napoli di questo periodo fu ampiamente influente e si espresse in particolare nel design degli interni dei palazzi reali e delle residenze nobiliari associate che facevano parte del sistema territoriale che si estendeva ben oltre la città stessa. Importanti palazzi settecenteschi sono il grande palazzo Albergo dei Poveri, il Museo Archeologico Nazionale, la Certosa di Suor Orsola Benincasa sul colle di San Martino e la Villa Pignatelli.

Le parti componenti la proprietà seriale sono: il Centro Storico di Napoli; il Quartiere di Villa Manzo, Santa Maria della Consolazione; Marechiaro; il Comune di Casale; il Quartiere di Santo Strato e la Villa Emma.

  • Criterio (ii): l’impostazione della città sul Golfo di Napoli le conferisce un eccezionale valore universale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d’Europa e oltre. Napoli ha esercitato fin dall’antichità una grande influenza sul resto d’Europa, in quanto importante centro della Magna Grecia e della Repubblica Romana. Il suo ruolo di uno dei centri culturali più influenti della regione mediterranea è stato riconfermato nel Medioevo e ancora dal XVI al XVIII secolo, essendo una delle maggiori capitali europee ed esercitando importanti influenze in molti campi culturali, in particolare legati all’arte e architettura.
  • Criterio (iv): Napoli è una delle città più antiche d’Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua lunga e movimentata storia. La struttura a griglia rettangolare dell’antica fondazione greca di Neapolis è ancora distinguibile e ha infatti continuato a fornire la forma di base per l’attuale tessuto urbano del Centro storico di Napoli, una delle principali città portuali del Mediterraneo. Dal Medioevo al XVIII secolo, Napoli è stata un punto focale in termini di arte e architettura, espressa nelle sue antiche fortezze, nei complessi reali come il Palazzo Reale del 1600, nei palazzi e nelle chiese patrocinati dalle famiglie nobili.

(Fonte: whc.unesco.org)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/726/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Baku – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90291612

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

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