Biosfera Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro

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Luogo
Sentiero del Gran Cono
Biosfera Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro
Data iscrizione: 1997. Modifiche nel 2013

Surface area (terrestrial and marine):   13,550 ha
Core area(s):   4,365 ha
Buffer area(s):   3,200 ha
Transition area(s):   5,985 ha

Breve descrizione:

Questa riserva della biosfera si trova sul Golfo di Napoli e comprende il vulcano attivo Vesuvio, famoso per la sua eruzione nel 79 d.C. che inghiottì la città di Pompei. La riserva della biosfera comprende il Parco del Vesuvio, che è protetto, e l’area di transizione che copre il litorale circostante. Anche le “Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata” sono iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questa zona è stata abitata sin dall’antichità e ingloba la città di Pompei e le Ville Vesuviane, costruite da ricche famiglie napoletane nel XVI e XVII secolo.

C’è una lunga storia di studi sulla colonizzazione della lava da parte della vegetazione in epoche diverse. Le aree agricole tradizionali sono diverse in frutta, viti e fiori. La diversità della fauna è relativamente scarsa, tuttavia il sito funge da area di sosta e sosta per gli uccelli migratori. La popolazione locale pratica l’agricoltura, ma le attività tradizionali stanno diminuendo. Sono attualmente in corso misure per rinnovare l’interesse per il patrimonio rurale e per sviluppare il turismo culturale e l’ecoturismo.

Caratteristiche ecologiche
Il complesso vulcanico Somma-Vesuvio è un importante patrimonio geologico dell’Europa continentale, e un tipico esempio di vulcano a strato di recinzione, con due strutture morfologicamente distinguibili: la caldera del Monte Somma e il Gran Cono del Vesuvio. Il monte Somma ha un versante meridionale molto ripido, mentre il versante settentrionale è meno ripido e solcato da numerose valli profonde, distribuite radialmente fino alle pendici. Il Vesuvio ha una tipica forma conica, con un diametro del cratere di circa 500 me una profondità di circa 300 m.

L’area del Parco, pur rientrando in un contesto fortemente antropizzato, ha assunto le caratteristiche tipiche di un’isola biogeografica, ospita una comunità faunistica molto interessante. La flora presente nell’area della riserva è essenzialmente mediterranea, con numerosi studi che dimostrano la colonizzazione del complesso vulcanico da parte di oltre 1.000 specie, se si includono specie estinte e specie recenti. Specie di interesse fitogeografico sono la betulla bianca (Betula pendula) e la scala freno cinese (Pteris vittata).

L’area centrale e tampone della riserva ospita numerose specie interessanti dal punto di vista della conservazione e della biogeografia e le sue comunità biotiche sono un riflesso delle peculiarità dell’area. La microfauna è particolarmente ricca e interessante, e negli ultimi anni l’istituzione dell’area protetta ha portato ad un aumento significativo di molte specie di uccelli e mammiferi, come la poiana (Buteo buteo), la volpe (Vulpes vulpes), e le specie europee coniglio (Oryctolagus cuniculus).

Caratteristiche socio-economiche
Circa 600.000 persone abitano l’area vesuviana, nonostante la minaccia incombente dalla presenza del vulcano. I settori industriali che caratterizzano la zona sono legati all’agricoltura e al turismo. Tuttavia, settori come il tessile, l’abbigliamento e le industrie di nicchia legate all’artigianato del corallo hanno registrato una crescita significativa negli ultimi decenni, che ha avuto un effetto sull’organizzazione socio-economica dell’area.

Il territorio vesuviano è stato testimone della sovrapposizione di civiltà, arte e cultura sin dall’antichità fino ai giorni nostri. In età romana, gli abitanti delle sole città di Pompei ed Ercolano erano già 30.000, come si può vedere dagli scavi di Pompei, Oplontis ed Ercolano, un patrimonio archeologico unico che conserva usi e costumi della vita quotidiana nel 79 d.C. il territorio tuttavia rivela tracce di molte civiltà antiche, da quella romana a quella etrusca, bizantina, saracena, normanna, sveva, angioina e aragonese fino ai giorni nostri.

Le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziate sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

(Fonte testo: https://en.unesco.org/biosphere)

Link Istituzionale:  www.vesuviopark.it

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Lobufalo – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15327393

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, https://www.minambiente.it/,  https://en.unesco.org/biosphere

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