Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo

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Luogo
Carovilli, IS
Biosfera Collemeluccio-Montedimezzo 
Data iscrizione: 1977. Estensione nel 2012
Superficie:
Total Alto Molise Riserva della Biosfera ha 25,268:
  • Core area(s): 1,054 ha
  • Buffer zone(s): 7,973 ha
  • Transition zone(s): 16,241 ha

Provincia e comuni interessati:

  • Provincia: Isernia
  • Comuni: Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi

Breve sintesi. 

La Riserva della Biosfera di Collemeluccio-Montedimezzo si trova nella provincia di Isernia (Molise), nel centro Italia. Comprende due foreste che coprono 637 ettari in un’area sub-montana. Il Monte Penna (1.277 metri slm) e il “Colle San Biagio” delimitano l’area ad est e ad ovest. Dei due boschi Collemeluccio presenta rilievi più dolci e bassi (1.080 metri sul livello del mare).

Gli habitat principali includono boschi di abete bianco, bosco misto di abete bianco e cerro, bosco di cerro con cedui di carpino, hashish, acero campestre e pietra e faggete. È stato intrapreso un intervento selvicolturale per ricostituire i popolamenti di cerro. Sono state effettuate anche analisi fitosociologiche ed entomologiche.

Piccoli villaggi sono sparsi nella riserva della biosfera, con molte persone che si recano nella città del Molise. Le principali attività economiche sono l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato tradizionale. La zona è anche soggetta a turismo.

Caratteristiche ecologiche
Il paesaggio della zona è caratterizzato da una catena sub-montana con una varietà di rilievi e pianure lacustri e fluviali. I fiumi maggiori sono il Sangro che attraversa il nord-ovest della riserva, il Trigno che confina con il bosco di Collemeluccio (entrambi sfociano nel mare Adriatico) e il Vandra che nasce nei pressi del bosco di Montedimezzo e sfocia nel bacino del fiume Volturno ( Mar Tirreno). Ci sono più di cinque sorgenti d’acqua dolce all’interno della riserva.

L’habitat principale della Riserva della biosfera è la copertura forestale caratterizzata da popolamenti di Abete bianco (70%) e cerro (30%) a Collemeluccio, e da popolamenti di cerro (45%) e faggete (45%) a Montedimezzo. Nel 2006 sono state condotte rivivie floristiche nelle due core zone con una raccolta di 377 entità di piante vascolari, suddivise in 75 famiglie e 240 generi. Il corotipo eurasiatico predomina (29%) mentre i corotipi eurimediterraneo, orientale e boreale sono presenti in numero significativo (circa il 14%).

Nel 2007 un’indagine ha registrato 37 specie di avifauna nel bosco di Montedimezzo e 32 specie nel bosco di Collemeluccio. Tra i vertebrati elencati negli allegati della Direttiva Habitat dell’UE, sono stati registrati anche la salamandra dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), la rana italiana (Rana italica), il lupo grigio (Canis lupus) e la puzzola europea (Mustela putorius).

Caratteristiche socio-economiche
L’andamento demografico dell’area circostante la riserva ha seguito una tendenza di impoverimento tipica delle zone montuose interne, fenomeno iniziato all’inizio del dopoguerra. Le attività artigianali e commerciali sono limitate, ma sono presenti forme di turismo accessibile (B&B, agriturismo, strutture agrituristiche) e non hanno avuto un forte impatto sul territorio.

I comuni all’interno o limitrofi al nucleo di Montedimezzo (Vastogirardi e San Pietro Avellana) e Collemeluccio (Pescolanciano, Carovillli, Pietrabbondante e Chiauci) e il vicino comune di Roccasicura sono di origine medievale (periodo longobardo) e rimangono pressoché incontaminati.

(Fonte testo: https://en.unesco.org/biosphere)

Link Istituzionale: www.riservamabaltomolise.it/

Opuscolo informativo: 09 ALTO_MOLISEIT

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, https://www.minambiente.it/,  www.riservamabaltomolise.it/, https://en.unesco.org/biosphere

Luogo
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