Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria

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Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria
Data iscrizione: 2015

Surface : 47,427 ha

  • Core area(s): 4,786 ha
  • Buffer zone(s): 15,774 ha
  • Transition zone(s): 26,867 ha

Breve descrizione:

La riserva fa parte di un corridoio che collega il Parco Naturale Adamello-Brenta a nord al Parco dell’Alto Lago di Garda in Lombardia a sud. La parte centrale e meridionale dell’area proposta è caratterizzata dalla presenza di ripidi pendii rocciosi montuosi, per lo più ricoperti da boschi di latifoglie o misti e interrotti da pascoli o colture agricole. Le aree aperte predominano nella fascia più alta o nel fondovalle. La parte meridionale è caratterizzata dalla presenza di montagne più alte, con boschi di conifere, sopra le quali estese praterie e le guglie rocciose delle Dolomiti offrono uno scenario spettacolare.

I grandi carnivori come la lince (Lynx linx) e l’orso bruno (Ursus arctos) rappresentano il vertice della catena alimentare della riserva. Nel 1996 il Parco Naturale Adamello Brenta ha istituito il progetto “Life Ursus” per reintrodurre l’orso bruno a seguito di un calo numerico fino a livelli prossimi all’estinzione. Tra il 1999 e il 2002, 10 orsi bruni sono stati rilasciati adattandosi bene al loro nuovo ambiente. Oggi ci sono oltre 30 orsi bruni nelle Alpi centrali.

Rettili, invertebrati e uccelli sono rappresentati dalla coturnice (Alectoris graeca saxatilis), dal picchio nero (Dryocopus martius), dal gufo pigmeo euroasiatico (Glaucidium passerinum), dal gambero di fiume (Austropotamobius pallipes italicus), dal tritone alpino (Triturus alpestrus alpestrus) serpente (Elaphe longissima).

I siti dolomitici e palafitticoli sono iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Caratteristiche socio-economiche
Sul fondovalle e sui pendii più bassi si trovano decine di piccoli borghi, molti dei quali di notevole valore storico e architettonico. La popolazione nella riserva ammonta a circa 16.000, ma raddoppia in estate a causa del turismo stagionale, la principale attività economica della regione. In passato la zona era caratterizzata dall’allevamento di bovini al pascolo. L’uso di pascoli e foreste si basa sulla proprietà collettiva delle risorse.

I primi insediamenti stabili sono stati documentati intorno al Lago di Ledro e al Lago di Carera a Fiavé. Si trattava di insediamenti palafitticoli dell’età del bronzo la cui importanza si riflette nella loro iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 2011.

(Fonte testo: https://en.unesco.org/biosphere)

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto:

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, https://www.minambiente.it/,  https://en.unesco.org/biosphere

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